c'è sale & sale..
Noi
viviamo grazie ad impulsi bio-elettrici che sono trasmessi attraverso
l'acqua interna di fibre, nervi, ecc. ed alla conducibilità elettrica di
questa, che è determinata dalla sua struttura molecolare e dalla presenza di
sale disciolto.
SENZA SALE NON C'E CONDUCIBILITA'. Se si prende un cavo elettrico a
due fili e lo si collega con una spina da una parte e un porta lampade con
lampadina dall'altra, si taglia uno dei due fili in un punto lungo il cavo e
si spelano le estremità dei tronconi, si immerge questo tratto di cavo
nell'acqua distillata e si inserisce la spina nella presa, la luce non si
accende. Se si scioglie del sale nell'acqua la lampadina si accende.
Perciò senza sale (e acqua) non possiamo vivere.
Nel
liquido amniotico, spermatozoi, lacrime, ecc. è presente una soluzione
salina mediamente al 1%. Il sale più importante è quello
marino integrale (cloruro di
sodio + oligoelementi associati) che può provenire anche da antichi residui
essiccati di mari scomparsi, inglobati nel terreno (cave di salgemma) come
il sale dell'Himalaya.
Poi c'è il
sale raffinato (puro cloruro di sodio) e sue varianti con additivi
chimici per dargli particolari caratteristiche.
L'organismo umano richiede sale da circa
0,2 a 5 grammi al giorno. I reni riescono ad eliminare il surplus fino a un
massimo di circa 7 grammi. La carenza e l'eccesso portano a un
malfunzionamento degli organi (per esempio il cuore: possibilità di
infarti).
In Europa e stati industrializzati, il consumo (indotto anche dal contenuto
di alimenti conservati) è fra 12 e 20 grammi al giorno (e, per lo più, è
sale raffinato e/o iodato).
Anche se migliore di quello raffinato, il sale marino integrale conserva
tracce di inquinanti (come presenza chimica/ionica o in risonanza, anche in
assenza di materia fonte). Si dovrebbe usare acqua di mare prelevata in
punti incontaminati.
La salgemma, proveniente da giacimenti minerari (antichi residui marini inglobati nel terreno), garantisce l'assenza di inquinanti indotti da scarichi industriali e fognari. Tuttavia i componenti naturali (oligoelementi, ecc.) non sono ben amalgamati al reticolo ionico del sale (NaCl) se non c'è stata una adeguata pressione da parte delle rocce sovrapposte (miniere polacche, tedesche, austriache).
PERCHE' IL SALE DELL'HIMALAYA?
Non solo è un sale marino integrale ed è privo di sostanze inquinanti e
delle loro risonanze (si è formato molti milioni di anni fa!), ma le
pressioni immense a cui è stato sottoposto (simili a quelle che in composti
di carbonio hanno formato i diamanti!) hanno anche mutato la sua struttura,
inglobando gli oligoelementi in un assieme stabile ed equilibrato che, per
ingestione e contatto, ci trasmette la sua energia vitale e perfettamente
assimilabile.
Campioni di sale a 100 ingrandimenti:
A) sale da cucina,
B) sale marino, C) sale
cristallino
Si vede che il sale raffinato non ha le informazioni cristallizzanti degli
altri elementi naturali, nel sale marino ci sono ma discontinue, nel sale
dell'Himalaya sono molto abbondanti e compatte, segno di massima energia ed
equilibrio (analogamente a quel che avviene nella cristallizzazione
dell'acqua energizzata).
Il sale è un elettrolita (come gli acidi e le basi) con legami di tipo elettrostatico, dovuti cioè all'attrazione di ioni di carica opposta (Sodio Na+ catione, Cloro Cl- anione: questi fenomeni nascono da cessioni e da acquisizioni di elettroni fra gli atomi).
Schema della dissociazione elettrolitica del sale
Il movimento caotico degli ioni salini nell'acqua consente la conduzione di
corrente elettrica ed è fondamentale per i processi bio-elettrici, quindi
per la vita organica e in particolare per il funzionamento del cervello,
cioè la possibilità di PENSARE (anche inconscia: funzionalità
dell'organismo).
Iodati, fluorurati, tiocianati, acidi clorici, polifenoli e sali metallici
causano accelerazione della formazione di nitrosammine nello
stomaco (reazione di competizione). Lo iodio è il più potente
catalizzatore di questo processo, aumentandolo di 6 volte.
In Giappone se ne fa grande uso (aggiunto al sale=sale iodato), e si
registra il più alto tasso mondiale (25%) di tumori alla tiroide. In altri
paesi diminuisce l'incidenza, in proporzione al minor consumo.
Se gli elementi chimici sono presenti in forma naturale, sono invece
metabolizzabili e non danno problemi (come avviene per le vitamine negli
alimenti, in presenza di co-agenti naturali, invece che nella forma di
sintesi).
Dopo anni di studi e analisi, ecco raccolte in un volume(Acqua&Sale) le conclusioni di una coppia di ricercatori sugli effetti terapeutici dell’acqua e del sale. Infatti il giusto apporto di questi due costituenti primigeni dell’universo –la matrice della vita nella placenta - mettono il corpo nelle condizioni di potersi riequilibrare, rigenerare e di conseguenza debellare le malattie.
Alla luce delle ultime conoscenze scientifiche in ambito di energia vitale, la malattia viene interpretata come un deficit energetico, per cui nutrirsi con alimenti vivi e di buona qualità diventa di notevole importanza. Possiamo subito intuire quali benefici effetti possiamo trarre da accumulatori naturali di energia quali l’acqua pura e il sale himalayano, che insieme rappresentano la materializzazione liquida della luce solare, ossia energia luminosa allo stato liquido. Questa soluzione idrosalina cristallina naturale ripulisce il sistema e rimette in ordine il caos nel nostro corpo. Il sale cristallino smaltisce i residui superflui o tossici dell’organismo grazie all’acqua che li trasporta e li fa espellere.
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